Nè di Venere nè di Marte,  Spiritualità

Se siamo contro siamo con.

di Valentina Azzini

Se siamo contro siamo con.

Essere contro con tutte le forze, convinti della propria ragione a discapito di chi invece la pensa differentemente. Sembra essere questo il mantra del 2020.

Eppure anche i Baci Perugina ci hanno sempre detto che l’odio non è altro che l’altra faccia dell’Amore, ma ammetto che prima d’ora non l’avevo compreso perfettamente.

Ciò su cui poniamo la nostra energia, il pensiero costante, attraverso l’attenzione diviene parte della nostra realtà, talmente concreta e materializzata su questo piano dell’esistenza che non sarà proprio possibile farne a meno. A volte nemmeno lo desideriamo, di farne a meno intendo. Siamo talmente incollati al nostro nemico che la sua esistenza combacia con la nostra, la sua estinzione causerebbe delle grosse crisi d’identità. Pensiamo a Zenigata senza Lupin.

Ed è cosi che dichiariamo di non poterne più della nostra cagionevole salute, tanto da rivolgerci a ogni sorta di medico e medicina esistente, ma non siamo in realtà disposti a mollare l’atteggiamento recriminatorio che sembra l’unica voce che abbia un tono tale da essere ascoltata e accolta dagli altri.

Quindi lamentarsi continuamente e ascoltare la presenza del dolore non fa altro che legarci a lui. Ci si potrebbe parlare invece, con un pizzico di amore e tolleranza, chiedendogli: “Ciao caro male mio, che cosa vuoi dirmi che non riesco a cogliere? Forse posso provare a com-prenderti, invece di com-batterti” non so, con il mio mal di schiena a volte funziona, a volte no. Una cosa è certa. Quando è acuto mi ricorda di essere meno rigida con me stessa, come un post-it sul frigo con scritto “ricordati di chiudere il gas”. Ha la sua importantissima funzione.

È cosi anche quando,  come accade oggi in scala mondiale, ci si schiera palesemente dalla parte di.. in nome di ideali che spesso coincidono come qualità energetica ma che si identificano con forme simboliche apparentemente opposte. Faccio un esempio.

Mi trovo a discutere animatamente con i miei genitori riguardo al discorso vaccini. Io, per anni convintissima no-vax, avendo scelto uno stile di vita del tutto defilato dai ritmi convulsi della società del ventunesimo secolo, in nome di ideali spirituali e della credenza per qualcuno discutibile di fede assoluta nella vita ed in ogni sua implicazione. Loro, assolutamente fedeli alla scienza ufficiale, divulgata dai mass media e approfondita come può fare un comune mortale attraverso il parere di amici medici.

Ad un certo punto perdo le staffe, l’idea che i miei amati genitori desiderino sperimentare al più presto quello che ritengo sia un veleno improvvisato per cavie umane, mi fa soffrire come un cane e inveisco contro la loro scelleratezza. Loro, fanno altrettanto.

Togliamo ora le motivazioni effettive, come se avessimo calcato il tasto mute, in modo tale da analizzare quanto accaduto senza giudizio. Le forze che si oppongono sono IDENTICHE. Spinte dalla stessa motivazione, la fede.

Valentina Azzini – love me you too, 2013, olio su tela, 100×80

Improvvisamente mi sono sentita un infettivologo da salotto qualsiasi. Non voglio polemizzare oltre, saranno pure studiati, ma in quanto a eleganza e diplomazia, non sono certo un esempio.

Essere contro, arrabbiarsi, essere pronti a tutto in nome di un ideale qualsiasi non può essere la strada che mi conduca all’assenza di sofferenza, alla felicità. Primo, perché chi me lo dice che la mia sia la verità assoluta e corretta. Secondo, perché ognuno si muove spinto da quella forza irrefrenabile ad agire prodotta dalle proprie necessità di evoluzione: il Karma.

E se è vero che siamo tutti interconnessi, sarà anche vero che la tua posizione non solo è utile alla mia ma ne è causa ed effetto al contempo.

Alla luce di queste conclusioni mi spingo pertanto a sperimentare una posizione alternativa rispetto a quella che ho preso nei miei primi 40 anni.

Per ogni verità assoluta che sento nascere nei miei pensieri aggiungo alla fine una virgola e un “ma forse anche no” (cit. M. Franchi – Scuola di Counseling Sistemico Il Mutamento), resto fuori dal conflitto costruendo realmente il mondo come lo vorrei, anzi come penso che già sia. Non alimentando ciò che non desidero, credendo di poterlo sconfiggere.

Non posso manifestare contro il 5G se poi zoommo tutto il dì. Non so se mi spiego…

Pace a Voi.

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