• Nè di Venere nè di Marte,  Spiritualità

    Respirazione Olotropica

    di Valentina Azzini Oggi ho sperimentato per la prima volta la Respirazione Olotropica, quella pratica terapeutica che attraverso il respiro consente l’accesso a stati alterati di coscienza, simili a quelli raggiungibili mediante le esperienze estatiche e le pratiche ascetiche meditative. Simili anche a quegli stati indotti da sostanze psicotrope come ecstasy o allucinogeni, ma senza gli scomodi effetti collaterali. Grof, medico, psichiatra e ricercatore degli stati di coscienza non ordinari, scrive nel suo libro (Stanislav Grof e Christina Grof – RESPIRAZIONE OLOTROPICA TEORIA E PRATICA – Feltrinelli Editore) sulla Respirazione Olotropica: «La respirazione olotropica fornisce un accesso ai territori biografico, perinatale e transpersonale dell’inconscio, quindi alle profonde radici psico-spirituali del disagio…

  • Nè di Venere nè di Marte,  Spiritualità

    Bohm!

    di Valentina Azzini Il fisico che nel già nel ’43 non era pienamente soddisfatto delle asserzioni di Bohr (Niels Bohr scienziato ritenuto uno dei fondatori della fisica quantistica) e dei fratelli quantistici, sebbene fosse affascinato dalle dinamiche camaleontiche degli elettroni, fu David Bohm. Ottenuto il dottorato presso l’University of California  a Berkeley, prestò la sua opera al Laurence Berkeley Radiation Laboratory. Lì si trovò ad affrontare un altro eclatante esempio di interconnessione, quel fenomeno che, seppur ricco di sfumature eccezionali, fu ignorato se non tenuto addirittura nascosto dalla fisica ufficiale. Come spesso accade nella storia dell’umanità… L’esperimento condotto riguardava un gas chiamato plasma. Un plasma è un particolare tipo di…

  • Nè di Venere nè di Marte,  Spiritualità

    Unica verità, il dubbio. Il paradosso dell’esistenza.

    di Valentina Azzini In questa rubrica ci divertiremo a destrutturare le certezze fino ad ora conosciute, ipotizzando l’esistenza del non ordinario,  oltre la logica del bene e del male, del giusto e sbagliato. Nè di Venere nè di Marte, viaggeremo in quelle infinite sfumature di colore che ci avvicinano all’eterno. Mentre il termine quantico è entrato a far parte dell’uso comune, poiché quasi tutti in un modo o in un altro hanno sentito parlare di fisica quantistica, (perlomeno in un talk show), non tutti sanno che non è nemmeno l’ultima frontiera delle scoperte scientifiche in ambito di particelle subatomiche. Niels  Bohr, Premio Nobel per la fisica nel 1922, ci spiega…